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L’Amministrazione Comunale di Santa Elisabetta aderisce alla manifestazione di protesta del 25 gennaio prossimo contro l’isolamento infrastrutturale della provincia di Agrigento, promossa su impulso dell'Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi, unitamente alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, le organizzazioni datoriali, con la totale adesione dei sindaci agrigentini. Un cartello sociale per uscire dall’isolamento, un evento importante per le comunità e i territori della nostra provincia come è stato rilevato nel corso della riunione di sabato 4 Gennaio nella quale è stato condiviso un documento di denuncia che in appresso si evidenzia.

Per quanti interessati, cittadini e/o associazioni volessero partecipare è stato messo a disposizione un pullman. Basta segnalare la partecipazione tramite l'invio di una e-mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Le condizioni di estrema precarietà in cui versano i collegamenti ferroviari, le infrastrutture viarie in provincia di Agrigento e le arterie stradali che la collegano ad altre aree della Sicilia rischiano di condannare il territorio ad uno stato di sottosviluppo quasi irreversibile, marcandone la marginalità.
Con questa consapevolezza si è dato vita un cartello sociale e istituzionale per fare in modo che le autorità competenti possano ascoltare la voce di chi reclama la massima attenzione su criticità più volte denunciate e che compromettono notevolmente la mobilità delle popolazioni interessate e le possibilità di crescita economica di un’area provinciale con grandi potenzialità.
In questo senso, tutti i soggetti coinvolti hanno deciso di scendere in strada per una manifestazione popolare che possa sensibilizzare il Governo Nazionale, il Governo Regionale, l’Anas e le Ferrovie dello Stato affinché si possa tempestivamente dare vita a tavoli tecnici per fare il punto della situazione e individuare i percorsi più idonei per eliminare lo stato di isolamento in cui versa la provincia.
Da questi tavoli debbono emergere proposte concrete e precisi riferimenti temporali per comprendere quanto tempo occorre per completare i lavori della 640 e della 189, quali interventi si intendono programmare sulla 115, i cui livelli di pericolosità sono divenuti insostenibili, per non parlare della viabilità interna che spesso lascia isolati alcuni centri a causa della fragilità di collegamenti stradali vetusti e fatiscenti.
A giudizio delle forze sociali e dei rappresentanti degli enti locali, si tratta di opere, funzionali alla crescita sociale ed economica del territorio che necessitano di essere monitorate nel modo dovuto per quanto concerne i percorsi burocratici, tecnici e di finanziamento, al fine di evitare che i ritardi registrati aggravino ulteriormente i disagi della popolazione compromettendo inoltre le attività produttive e le potenzialità turistiche della provincia.
Al fine di seguire da vicino l’evolversi della situazione si chiede pertanto la costituzione di appositi tavoli tecnico-istituzionali, che possano seguire, vigilare e intervenire affinché le opere indispensabili siano al più presto programmate, realizzate e rese fruibili per la collettività.