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Messaggio di avviso

Santa Elisabetta fu fondata nel 1620  da Nicolò Giuseppe Montaperto, Marchese di Raffadali;  figlio di Eleonora e Pietro Montaperto, nel feudo di Cannito nel Val di Mazzara con licenza popolandi concessa il 15 febbraio 1610. Persa l’autonomia nel 1820 in seguito alla riforma del Ministero Borbonico Medici, e aggregato come frazione del Comune di Aragona, il nostro Comune dovette attendere 127 anni, cioè il 1955 prima di riacquistare l’autonomia – Legge Regionale  28/01/1955, n.4 in seguito ad una petizione popolare.

Lo stemma ed il gonfalone

Su domanda del Sindaco Sig. Marotta Vincenzo il Presidente della Repubblica,  Giuseppe Saragat, con Decreto del 07 Settembre 1971,  ha concesso al Comune di Santa Elisabetta uno stemma ed un Gonfalone descritti come appresso:

 

STEMMA: Interzato in fascia: il 1° partito; a) d’argento all’avambraccio di carnagione  movente dalla punta, vestito di rosso; b) di nero, al leone d’argento; il 2° pure partito; a) d’oro a tre gigli  d’azzurro (2 – 1), b) d’argento a tre fasce di nero;  il 3° di nero a otto gigli d’argento (3 – 3 – 2). Il tutto è fiancheggiato;  a destra troncato; a) di verde a quattro gigli d’oro (1 – 2 – 1),  b)  d’azzurro a sei gigli d’oro (2 – 2 – 2); a sinistra d’argento a sei palle di rosso (1 – 2 – 2 – 1). Ornamenti esteriori da Comune.

 

GONFALONE:  Drappo di bianco, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma come appena descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Santa Elisabetta.

Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto del colore del drappo con bullette argentate  poste a spirali. Nella freccia  sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati  d’argento.